A. Trapè: Introduzione a Sant'Agostino

PREFAZIONE

In una introduzione allo studio di S.Agostino, per quanto sommaria, non può mancare una breve esposizione dei dati salienti della sua vita. Non solo per una questione di storia, ma anche per una ragione di ermeneutica. Per capire il suo ampio e profondo pensiero un raffronto con la vita è inevitabile, ma se questa non è narrata secondo tutto il rigore critico, cioè secondo la sola testimonianza delle fonti, questo raffronto può essere fuorviante. Come è accaduto qualche volta, e come accade.

Inoltre v'è il fatto centrale della conversione, che per Agostino fu la conversione d'un grande pensatore il quale prima si allontanò dalla fede cattolica e poi vi ritornò dopo lungo, faticoso cammino. I vari momenti di questo cammino non potevano non condizionare i grandi temi del suo pensiero. " Il pensiero di Agostino - ha scritto Jaspers - è fondato sulla sua conversione " 1. E in parte è vero. Almeno per la scelta, l'insistenza, il colorito di certi temi. Tra questi si possono ricordare: le relazioni tra la ragione e la fede, la questione della certezza, il problema del male, la nozione della spiritualità di Dio e dell'anima, la difesa della libertà, la via universale per la salvezza. Senza riferirsi alle profonde esperienze della conversione non s'intende il discorso agostiniano, tanto insistente e frequente, sull'utilità della fede e insieme sul primato (in ordine d'importanza) della ragione, sull'autocoscienza che vince lo scetticismo, sul mondo intelligibile che supera il materialismo, sul male che non proviene da Dio ma rientra nei piani di Dio che sa trarne il bene, sulla libertà interiore che è frutto della grazia, sulla libertà di scelta che la grazia non toglie ma aiuta, su Cristo mediatore universale.