LETTERA 25* [296]

AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE I CARISSIMI SIGNORI E SINCERISSIMI FRATELLI E COMPRESBITERI DEOGRATIAS E TEODORO, E I DIACONI TIZIANO, QUINZIANO, QUODVULTDEUS E CARISSIMO [***], E IL FRATELLO CONTE

 

1. Vi facciamo sapere che, per grazia di Dio, siamo arrivati sani e salvi a casa nostra e che abbiamo celebrato la solennità del beatissimo martire con il popolo di Dio, che si lamentava assai della mia assenza; siamo sicuri che queste notizie vi saranno assai gradite. Vi raccomando il latore [della presente], il prete nostro fratello Mascelione, di cui credo che la Santità vostra si ricordi; egli, anche per mezzo mio, ti prega, fratello Conte, di fare in modo che senza difficoltà gli venga data l'ospitalità che domanda.