LETTERA 195

Scritta forse nel 418.

Girolamo si congratula con Agostino per aver confutato vittoriosamente i Pelagiani e gli altri eretici di cui s'era quindi attirato l'odio, titolo di gloria, questo, che gode di condividere con lui.

GIROLAMO AD AGOSTINO, SUO SANTO SIGNORE E BEATISSIMO PAPA

1. Veramente non c'è stato mai tempo in cui io non abbia venerato col dovuto onore la Beatitudine tua e amato il Signore, nostro Salvatore, che abita in te. Adesso però, supposto che sia possibile, voglio aggiungere qualche altra cosa a questo colmo e pigiare quel ch'è già pieno. Non farò cioè passare neppure un'ora senza far menzione di te, dato che, grazie all'ardente tua fede, sei rimasto saldo contro la furia dei venti e, per quanto dipendeva da te, hai preferito salvarti da Sodoma solo piuttosto che rimanervi con quelli che andavano incontro alla loro rovina 1. La tua Prudenza sa bene a che cosa alludo. Gloria a te per il tuo valore! Tutto il mondo parla di te con onore. I Cattolici ti venerano e ti ammirano come il restauratore dell'antica fede; ma segno di gloria anche maggiore è il fatto che gli eretici ti detestano. Anch'io sono bersagliato dal loro identico odio. Non potendoci uccidere con la spada, lo fanno col desiderio. La clemenza di Cristo Signore ti conservi sano e salvo e memore di me, mio venerato signore e papa beatissimo.