LETTERA 39

Scritta forse nel 397-98.

S. Girolamo, il grande esegeta biblico, raccomanda ad Agostino il diacono Presidio, latore della lettera (n. 1) e lo prega di salutare Alipio (n. 2).

GIROLAMO SALUTA IN CRISTO IL VERAMENTE SANTO SIGNORE E VENERATISSIMO VESCOVO AGOSTINO

Raccomanda il diacono Presidio.

1. L'anno passato per mezzo del nostro fratello, il suddiacono Asterio, ho mandato alla tua Degnazione una lettera per adempiere il dovere di ricambiarti il saluto, e spero che te l'abbiano recapitata. Adesso ancora per mezzo del santo mio fratello, il diacono Presidio, ti scongiuro anzitutto di ricordarti di me e in secondo luogo di tenere per raccomandato il latore della presente. Sappi che mi è più che fratello: appoggialo quindi e dagli un aiuto in qualunque necessità; non che abbia (grazie a Cristo) bisogno di nulla, ma brama ardentemente l'amicizia di persone per bene e ritiene di aver conseguito grandissimo beneficio quando ne stringe qualcuna. Potrai conoscere da lui stesso il motivo per cui compie un viaggio per mare diretto all'Occidente.

Confidenza in Cristo, saluti ad Alipio.

2. Noi che abitiamo nel monastero subiamo ogni sorta di assalti dei flutti e sopportiamo le molestie dell'esilio terreno. D'altra parte però crediamo che per mezzo di Colui che disse: Abbiate fiducia, io ho vinto il mondo 1, con la sua grazia e con la sua protezione riporteremo vittoria sul nostro nemico, il diavolo. Ti scongiuro di porgere deferenti saluti da parte mia al santo e venerato nostro fratello, il vescovo Alipio. Molti cordiali saluti pure da parte dei santi fratelli, i quali servono con zelo Dio con me nel monastero. Cristo, Dio nostro Onnipotente, ti conservi sano e salvo e ti faccia ricordare di me, o signore veramente santo e stimatissimo vescovo.